Dicembre 1998

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Indice n° 1

Una "lama" a doppio taglio
I possibili problemi dell’assetto idrogeologico

Di Alberto Gasparro

In una regione caratterizzata dal fenomeno del carsismo come la Puglia, per redigere un piano regolatore bisogna conoscere bene quello che "si ha sotto i piedi". Nel dicembre 1996 l’amministrazione di Sammichele, consapevole di questo, ha affidato alla dott.ssa Silvia Gabriele la stesura della "relazione geologica ed idrogeologica del territorio". Nel secondo paragrafo del capitolo sulla difesa del suolo si parla del dissesto della rete idrografica superficiale e del vincolo idrogeologico.

Stando a quando asserito nella relazione, il nuovo PRG presenta delle scelte poco opportune, in quanto sono previste nuove zone edificabili a ridosso della Lama Diumo. Questo con molta probabilità porterà all’allagamento nelle suddette zone durante i periodi di pioggia. Mai scelta poteva essere così poco opportuna. Sembra quasi che la relazione geologica non sia stata assolutamente presa in considerazione dai progettisti che hanno redatto la zonizzazione del territorio. Il nostro paese, infatti, ha già notevoli problemi di deflusso delle acque piovane (la dott.ssa Gabriele dice a riguardo : "lo scolamento delle acque sulle strade dell’abitato, non trovando più recapito nell’entroterra […], avviene secondo pendenze tutte verso la lama Diumo"). Per capire la gravità del problema basti pensare al modo in cui si allaga quella parte di via Turi, nei pressi del ponte sulla lama, durante gli acquazzoni. E pensare che questa situazione è destinata a peggiorare col nuovo strumento urbanistico!

La legge Galasso (n°431/85) in un certo senso attenta alla salvaguardia dell’ambiente: ha imposto alle regioni di dotarsi di piani che consentano la tutela e la valorizzazione dell’ambiente. L’ente dal 1985 ad oggi ha comunque steso una bozza che, a proposito delle lame, indica che bisogna tutelarne il letto, le sponde ed anche una fascia di territorio limitrofa per una larghezza di 150m. Di qui si capisce come non è legittimo inserire delle zone di espansione a carattere intensivo proprio nelle vicinanze della lama e si spiega perché la Regione ha più volte rigettato, senza approvarlo, il nostro PRG.

La gente attende ormai da anni l’approvazione del nuovo strumento urbanistico, ma pochi sono veramente coscienti di come questo cambierà, nel bene e nel male, la nostra vita.