Dicembre 1998

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Indice n° 1

Sintesi di una verifica collettiva
La redazione

La Piazza è nata dalla comune convinzione che l’importante non è stare a guardare, lasciarsi trasportare dagli eventi, dalla moda, dal così fan tutti. Tanti stanno appunto lì a guadare, sparlare, ferire, godere di qualche eventuale scontro fra due parti opposte e, quel che è peggio, a distruggere tutto quello che si fa. Ebbene il nostro periodico si vuol porre come alternativo a tutto questo. Il nostro impegno è quello di raccontare i fatti nel rispetto della verità e, laddove è possibile, anche di fare delle proposte. Lo sentiamo come dovere, obbligo di cittadini, anche se è faticoso e laborioso. Purtroppo non a tutti questo è chiaro. Ancora c’è chi vive di rendita o crede di essere attento solo perché ha capacità e doti per esibire con sofismo e maestria teorie e prassi; così questi hanno ben poco da dire e finiscono con il dire sempre le stesse cose che hanno stancato anche perché vecchie. E’ utile che la Piazza sia motivo di confronto, ma meglio se senza pregiudizi. Di qui nasce poi la scintilla, l’idea, la ricerca. Ci fa piacere sapere che la Piazza ha anche suscitato interesse, curiosità positiva, è diventata una voce soprattutto giovane e per i giovani ai quali cogliamo l’occasione per ricordare di essere coerenti sempre con le proprie scelte. Il giornale nasce e cresce dalle verifiche collettive e quotidiane e vuole avvicinare ai problemi politico-sociali spesso lontani da noi o di difficile comprensione; vuole essere un tentativo di esemplificazione degli eventi, per accrescere la libertà di pensiero. Quindi è un incoraggiamento a non ignorare il territorio per far sì che nulla di quello che ci appartiene si dissolva. E’ il nostro sforzo di evadere da un clima intossicato dallo smog della banalizzazione dei comportamenti, della sola apparente osservanza delle regole, del "tanto peggio tanto meglio" o del rifugio nel mucchio con la speranza che tocchi sempre a qualcun altro. Ci auguriamo che ciascuno impari a scoprire la grande dignità del proprio ruolo e del proprio impegno, per umile che sia. Questa è la scintilla che vogliamo far scoccare, consci del fatto che scrivere con queste premesse è molto gravoso.